• Il percorso del Cammino delle Dolomiti è indicato dalla linea gialla; da Trichiana (segnaposto giallo) si procede verso Ovest, a sinistra sulla mappa, fino a raggiungere il Santuario dei Santi Martiri Vittore e Corona (segnaposto rosso). • Clicca sul cerchio per localizzare la tua posizione. • Mentre cammini puoi seguire il tuo spostamento sulla mappa. • Tieni premuto su un oggetto per ottenere info (tasto destro del mouse se sei al pc).
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Descrizione del percorso
Dal centro di Trichiana, invece che proseguire verso Mel lungo la strada provinciale (dove conduceva il percorso originario del Cammino delle Dolomiti) è bene avviarsi, di fronte alla chiesa parrocchiale, per via Renato De Bona, percorrendola tutta: la strada diventa sterrata e rettilinea in frazione Casteldardo, al quadrivio si prende a destra in contesto molto curato di vigneti e prati, poi di nuovo a sinistra per passare davanti alla torre di Casteldardo. Proprio a questi luoghi si riferisce il «Ritmo bellunese», una delle prime attestazioni dell'uso letterario del volgare in Italia.
De Castel d'Ard avì li nostri bona part
I lo getà tutto intro lo flumo d'Ard
Sex cavaler de Tarvis li plui fer
Con se duse li nostre cavaler«Su Castel d'Ardo ebbero i nostri buona sorte / lo gettarono tutto dentro il fiume d'Ardo / sei cavalieri di Treviso i più fieri / conducono con sé i nostri cavalieri». La quartina risale al XII secolo e racconta della distruzione del Castel d'Ardo (Ardo è il torrente che scorre a pochi metri di distanza, omonimo dell'Ardo che attraversa Belluno) da parte di Belluno contro i Trevigiani che qui avevano un avamposto. La zona è appena a Nord del passo di San Boldo, valico utilizzato fin dall'antichità per mettere in comunicazione i due versanti delle Prealpi, e tuttora appartiene dal punto di vista ecclesiastico alla Diocesi di Vittorio Veneto.
Proseguendo oltre la torre, la strada costeggia un parco tematico e poi piega a destra e prosegue dritta in discesa fino alla strada provinciale, che si segue prendendo a sinistra per superare il ponte sul torrente Ardo. Da qui si gira a destra, seguendo le indicazioni del percorso MTB n.11, verso Farra (chiese di San Teonisto e Sant'Antonio).
Per chi proviene da Bribano è possibile, senza passare per Trichiana, girare a destra poco dopo il ponte di san Felice, guadare il torrente Tuora e giungere a Pialdier, seguendo la segnaletica del percorso MTB n.6 e collegandosi all’itinerario proveniente da Trichiana al ponte sull’Ardo (il guado dell’Ardo in altri punti è difficilmente praticabile a piedi o in bicicletta).
Da Farra si prosegue verso Pagogna (chiesa di San Simon) e quindi, seguendo l’itinerario MTB n.11, dopo aver attraversato il Parco Comunale, si giunge nel centro storico di Mel
Dalla piazza centrale di Mel, con la chiesa parrocchiale e il museo archeologico, si imbocca una strada che scende rapidamente fino al ponte sul torrente Terche, giungendo in breve a Nave; qui, nei pressi della chiesetta, si abbandona la strada che porta a San Candido (con segnaletica MTB n.11) e si scende fino al poligono di tiro al volo, imboccando quindi, a un bivio, una strada sterrata pianeggiante a sinistra, inizialmente senza segnaletica; al bivio successivo si gira a sinistra, salendo fino a San Candido dove si incontra nuovamente il percorso MTB n.11, che si segue giungendo fino a Bardies (chiesa di Sant'Antonio abate); da Bardies in breve, superato il ponte sul torrente Rimonta, si giunge a Lentiai, con la chiesa di Santa Maria Assunta.
Da Lentiai si imbocca, passando dietro il cimitero del paese, un’altra strada sterrata e, seguendo la segnaletica gialla dei percorsi a cavallo e della ciclabile del Piave, si giunge fino a Cesana (chiesa di San Bernardo); qui, si incrocia la Statale e si attraversa il Piave sul ponte secondario, giungendo a Busche, passando per il Bar Bianco di Lattebusche e la Cooperativa La Fiorita, quindi si passa sotto la ferrovia, lasciando poi via Pradon e svoltando a sinistra per percorrere la strada sterrata che termina presso la Statale, poco prima del ponte sul Caorame, che si supera, girando poco dopo a sinistra verso Nemeggio (chiesa di San Michele) e proseguendo verso Celarda. Oltrepassata la zona industriale e attraversato il ponte sul canale Enel si segue Via Camp Lonc, fino ad arrivare a un bivio a sinistra (Indicazioni MVC, Vemer) e si percorre la strada asfaltata, quindi, prima del magazzino Vemer, si gira a destra per la strada che porta fino in via Dell’Albero, proseguendo poi fino a raggiungere l’abitato di Celarda.
A Celarda (chiesa di San Benedetto) si consiglia una visita alla riserva naturale del Vincheto, inclusa fra le “zone umide di interesse internazionale”. Il nome deriva dal termine “vinco” con cui si indicano i rami flessibili dei salici, qui abbondanti. Nell’area, oltre al centro visitatori (aperto solo alle visite guidate), sono presenti recinti con daini, caprioli e cervi, di sicuro interesse per i bambini, un centro ippico, una pescicoltura, un apiario, varie panchine e tavoli per pic-nic al sacco (non è possibile accendere fuochi). Ampi e comodi sentieri consentono di attraversarla a piedi. L’ingresso è libero.
Dopo il Vincheto, si imbocca quindi la strada asfaltata verso Anzù, da dove una ripida salita porta in breve al santuario dei santi Vittore e Corona, punto d’arrivo del Cammino delle Dolomiti.
In sintesi
La tappa è lunga, ma quasi interamente pianeggiante, salvo la breve salita finale da Anzù al santuario dei Santi Vittore e Corona; il tragitto, quasi interamente costituito da strade asfaltate secondarie e stradine sterrate di campagna, è suddivisibile geograficamente in due tratti principali:
1. da Trichiana a Busche sulla Sinistra Piave
2. da Busche a San Vittore, sulla Destra Piave fino a Celarda, quindi costeggiando il monte Miesna.
Partenza Trichiana (349 m) • Arrivo Santuario Santi Vittore e Corona (341 m) • Tempo di percorrenza circa 4 ore in bicicletta (soste escluse); 8-9 ore circa a piedi • Dislivello Celarda (226 m), quota minima; Mel (351 m) quota massima • Segnaletica Percorso per Mountain-Bike n.6 e 11 da Trichiana a Lentiai | Ciclabile del Piave (giallo) | Percorsi a cavallo Comunità Montana (giallo) • Difficoltà Tappa non impegnativa per dislivello, ma per lunghezza (22 km circa) • Periodo consigliato Marzo-novembre, ma percorribile tutto l’anno • Soste consigliate Mel, centro storico | Vincheto di Celarda (riserva naturale), tel. 0439 89520 per visite guidate • Cartografia Tabacco 1:75.000 “La provincia di Belluno con il Cammino delle Dolomiti” | LagirAlpina 1:25.000 Foglio 4 “Prealpi Bellunesi e Trevigiane” • Note logistiche Orari Ss.Messe festive al santuario Santi Vittore e Corona, tel. 0439 2115: ore 9 e 17 da maggio a settembre; ore 9 da ottobre ad aprile | Per ospitalità e altre info turistiche Ufficio IAT Mel.
da vedere
• Mel merita una visita attenta, a cominciare dall’area delle sepolture paleovenete ubicate all’ingresso orientale. Il centro storico è abbellito da palazzi cinquecenteschi. Dopo Mel, uno scorcio permette di vedere in lontananza la torre dell’antico e austero castello di Zumelle.
• A Lentiai è notevole la chiesa di Santa Maria Assunta. Nell’interno solenne e monumentale spicca il magnifico soffitto a cassettoni, con le Storie di Maria dipinte da Cesare Vecellio. Il polittico che sovrasta l’altar maggiore è della bottega di Tiziano: di mano del maestro è sicuramente almeno il ritratto di San Tiziano. Nella navata, tra le altre opere importanti, sono da segnalare dipinti di Cesare Vecellio e Palma il Giovane.
• A Celarda, chiesa di San Benedetto e riserva naturale del Vinchéto, area protetta posta sulla riva destra del Piave che ospita numerose specie animali e vegetali.
Ospitalità
- Inizio tappa: Pro Loco Trichiana, piazza Toni Merlin, 38.
- Fine tappa: Santuario Santi Vittore e Corona
- Sono molto numerose le strutture ricettive convenzionate con il Cammino delle Dolomiti, non soltanto all'inizio e al termine di ogni tappa ma anche lungo il percorso: ciò rende possibile modulare la lunghezza del cammino secondo le proprie esigenze. CLICCA QUI per consultare l'elenco delle strutture convenzionate, raggruppate tappa per tappa (dal sito turistico ufficiale per il territorio bellunese https://www.dmodolomiti.it).
Laudato si’, “bussola” per questo tempo
Bisogna integrare la storia, la cultura e l’architettura di un determinato luogo, salvaguardandone l’identità originale. Perciò l’ecologia richiede anche la cura delle ricchezze culturali dell’umanità nel loro significato più ampio…chiede di prestare attenzione alle culture locali (LS 143).