Sul territorio della provincia di Belluno, soprattutto nell’Agordino e in Comelico, sono ancora molto evidenti i segni lasciati dall’eccezionale tempesta di fine ottobre 2018, chiamata «Vaia». Sui versanti dolomitici giacciono ancora a terra migliaia e migliaia di alberi schiantati e gli alvei di numerosi torrenti risultano tuttora sconvolti.
L’opera immane di ripristino, tuttavia, procede: sono aperti molti cantieri, in parte destinati proprio al recupero degli alberi abbattuti dal vento fortissimo di Vaia, altri a ristabilire i dispositivi per la sicurezza idrogeologica.
In questa situazione è evidente che la rete sentieristica effettivamente agibile non trova corrispondenza nella cartografia a uso turistico, cartacea e digitale. Il sito del Cammino delle Dolomiti è lo strumento più aggiornato per conoscere lo stato reale della percorribilità, grazie al lavoro di decine di volontari «verificatori» che hanno «adottato» – come auspicava il nostro don Francesco Cassol – sezioni del Cammino.
Prima di affrontare una tappa, è bene verificare qui le notizie aggiornate sul suo stato ed è comunque consigliabile rivolgersi, per ulteriore verifica, agli uffici turistici locali. Non sarebbe piacevole e potrebbe anche risultare pericoloso percorrere magari qualche chilometro con lo zaino in spalla e poi scoprire che il percorso è interrotto a causa dei danni di Vaia o dei lavori in corso per ripararli.